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Home Dettagli - Jacopo Tintoretto a Venezia e Gustave Courbet a Ferrara, 26-28 ottobre 2018

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il caicco blu

Evento 

Quando:
26.10.2018 - 28.10.2018
Categoria:
Programmi 2018

Descrizione

 

 

La Rocca Scaligera (Sirmione)

Fatta costruire nel 1278 da Mastino I della Scala, signore di Verona, probabilmente sui resti di una fortificazione romana, la Rocca fu un punto nevralgico del sistema scaligero di difesa e di controllo dello scacchiere del Garda, e la sua darsena, ancora in perfetto stato di conservazione, rappresenta un raro caso di fortificazione destinata ad uso portuale. Le mura e le tre massicce torri maggiori sono caratterizzate dalle merlature a coda di rondine, caratteristica delle costruzioni scaligere; dietro questi tre torrioni emerge l'imponente mastio, alto 47 metri, sotto al quale si trovavano le celle destinate ai prigionieri. Circa un secolo dopo furono aggiunti due cortili e una fortificazione indipendente, collegata tramite barbacane a quella principale, per aumentare le difese della fortezza.
Con l’annessione alla Repubblica di Venezia nel 1405 la Rocca subì una radicale trasformazione con l’ampliamento della ormai obsoleta darsena, oggetto di un recente restauro che ne ha finalmente consentito l’accesso ai visitatori.

PER APPROFONDIMENTI VEDI: la rocca scaligera di sirmione


Jacopo Robusti, detto il Tintoretto (Venezia: Gallerie dell’Accademia e Palazzo Ducale)

Venezia celebra i 500 anni dalla nascita di uno dei suoi più illustri concittadini con una splendida mostra allestita in due sedi, il Palazzo Ducale e le Gallerie dell’Accademia, grazie alla collaborazione di prestigiose istituzioni museali di tutto il mondo, come la National Gallery di Washington, il Prado di Madrid, il Kunsthistorisches Museum di Vienna e le collezioni reali inglesi.

Figlio di un tintore di seta (da cui il nome ‘Tintoretto’) che si era guadagnato l’appellativo di ‘Robusti’ per aver difeso le porte di Padova durante la guerra della Lega di Cambrai, Jacopo fu inviato ben presto dal padre a bottega da Tiziano (1530). Qui il pittore, a quanto si narra, veduto un disegno del giovane allievo, per timore di future concorrenze lo fece cacciare su due piedi, ed in effetti le diatribe e le invidie tra i due grandi artisti furono al centro della loro carriera artistica. Sembra che nel 1539 Tintoretto si potesse già fregiare del titolo di maestro, con uno studio indipendente presso campo san Cassiàn, nel sestiere di San Polo.

Nel 1541, appena ventitreenne, ricevette dal nobile Vettor Pisani l’incarico di realizzare, in occasione delle sue nozze, 16 tavole raffiguranti le Metamorfosi di Ovidio. Per la Scuola Grande di San Marco lavorò fino al 1566 alle tre tele raffiguranti i miracoli postumi del santo: San Marco salva un saraceno durante un naufragio, Trafugamento del corpo di San Marco e Ritrovamento del corpo di San Marco. Nel 1564 Tintoretto si aggiudicò il concorso bandito dalla Scuola Grande di San Rocco per la realizzazione di un San Rocco in gloria, da collocare nella sala principale dell’Albergo, per poi realizzare negli anni successivi il magnifico ciclo di dipinti sulla Passione di Cristo. Nel 1566 dipinse cinque tele allegoriche da collocare nella Saletta degli Inquisitori nel Palazzo Ducale e nel 1588, alla morte di Veronese, subentrò a quest’ultimo nella decorazione della parete della Sala del Maggior Consiglio. Morì all’età di settantacinque anni dopo aver realizzato tre ultime opere per la Basilica di San Giorgio Maggiore: gli Ebrei nel deserto e la caduta della manna, l'Ultima Cena e la Deposizione nel sepolcro (1592 - 1594).

A più di ottant’anni dall’unica importante esposizione (1937) che Venezia gli abbia dedicato, Jacopo Tintoretto torna dunque protagonista di un grande progetto che fornirà una visione assai rappresentativa della sua carriera, dalle prime opere, del 1540 circa, fino ai lavori degli ultimi anni, quando Jacopo è ormai la figura dominante della pittura lagunare.
Grazie ai più recenti studi sulla sua arte e agli illuminanti interventi conservativi degli ultimi due decenni, l’evento renderà possibile l’analisi rigorosa dei dipinti e della loro cronologia. In particolare l’occasione consentirà, anche grazie all’esame scientifico e al restauro di numerosi dipinti presenti a Venezia, a cominciare da alcune opere del Museo Correr e dalle straordinarie tele dell’Anticollegio, dell’Atrio Quadrato e della Sala degli Inquisitori di Palazzo Ducale, di ammirare la loro compiuta forza espressiva.
Nel percorso espositivo nell’Appartamento del Doge in Palazzo Ducale si potranno indagare una settantina circa di dipinti di Tintoretto e un nucleo raro di disegni, per illuminare il processo creativo del maestro, scelti con particolare riferimento ai dipinti esposti.
Dal Prado di Madrid arriveranno cinque opere straordinarie, comprese Giuseppe e la moglie di Putifarre (1555 circa), Giuditta e Oloferne (1552- 1555) e Il ratto di Elena (1578- 1579), di oltre tre metri di lunghezza; Susanna e i vecchioni, celebre e fascinoso capolavoro del 1555-1556, giungerà dal Kunsthistorisches Museum di Vienna e, grazie agli Staatliche Museen di Berlino, si vedrà in mostra il nobile Ritratto di Giovanni Mocenigo (1580 circa).

PER APPROFONDIMENTI VEDI: http://palazzoducale.visitmuve.it/it/mostre/mostre-in-corso/mostra-tintoretto/2018/02/18903/tintoretto/


Gustave Courbet (Ferrara: Palazzo dei Diamanti)

Per la prima volta dopo circa cinquant’anni dall’ultima rassegna a lui dedicata, Gustave Courbet torna in Italia. Palazzo dei Diamanti gli rende omaggio con un’importante retrospettiva che racconta la carriera del grande maestro francese approfondendo, in particolare, la sua ampia produzione di paesaggi e il suo singolare rapporto con la natura.

L’esposizione presenta circa cinquanta tele provenienti dai più importanti musei internazionali e conduce il visitatore in un percorso emozionante: dalle vedute della natia Franca Contea dipinte in gioventù alle spettacolari marine spesso scosse dalla tempesta, dalle misteriose grotte da cui scaturiscono sorgenti alle cavità carsiche che si spalancano nei torrenti, dai sensuali nudi immersi in una rigogliosa vegetazione alle suggestive scene di caccia, fino ai potenti capolavori realisti della maturità.

Dotato di una rara sensibilità, la sua visione personale ma realistica del mondo lo ha portato a innovare profondamente la pittura. Le sue opere, mantenendosi in bilico fra gli echi del Romanticismo e i riflessi di un Impressionismo che proprio in quegli anni muoveva i primi passi, rappresentarono un sicuro modello di riferimento per Manet, Monet, Degas e compagni.

Artista engagé e grande pittore di nudi femminili, Courbet preferì sempre la rappresentazione degli elementi naturali, en plein air o nello studio, anche quando si trovò ad affrontare i temi sociali che lo resero famoso, o quando si concentrò su semplici scene di vita quotidiana. Con Courbet l’arte si emancipa dagli ideali classici e romantici e il vero e la natura diventano i perni attorno a cui far ruotare le narrazioni della propria epoca, quanto più vicino possibile al reale.

In questo senso la sua passione per il mondo naturale lo porta a “fotografare” gli angoli più reconditi dei luoghi in cui si reca nel corso dei suoi frequenti viaggi – Parigi, la natia Ornans e i suoi dintorni, le coste della Normandia e del Mediterraneo, la Germania e la Svizzera – restituendoci tutto il sentimento realista, e insieme lirico, di quegli umidi sottoboschi, dei cieli immensi, dei mari, dei torrenti, delle cascate, dei corsi d’acqua e delle grotte.


PER APPROFONDIMENTI VEDI: http://www.palazzodiamanti.it/1616/courbet-e-la-natura


PROGRAMMA

Venerdì 26 ottobre
Ore 8: ritrovo dei partecipanti e partenza per Sirmione
Pranzo libero a Sirmione
Ore 14,30: visita della Rocca Scaligera. Al termine partenza per Treviso
Ore 20,30: cena al ristorante dell’hotel

Sabato 27 ottobre
Ore 9: trasferimento in treno a Venezia
Ore 11: ingresso alla visita guidata della mostra su Tintoretto (Gallerie dell’Accademia)
Pranzo libero
Ore 15,30: ingresso alla visita guidata della mostra su Tintoretto (Palazzo Ducale)
Ore 19: rientro a Treviso
Cena libera

Domenica 28 ottobre
Ore 9,15: trasferimento a Ferrara.
Ore 11: ingresso alla visita guidata della mostra su Gustave Courbet
Pranzo libero
Ore 15,30: partenza per Torino con arrivo previsto per le 21

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

Base 20 paganti: 430 € a persona
Base 25 paganti: 390 € a persona
Supplemento singola: 85 €

Le iscrizioni si chiudono il 10 settembre.