Henri Matisse (Fondazione Beyeler)
Henri Matisse (1869-1954) è il rappresentante più noto del Fauvismo, che rispetto agli analoghi movimenti artistici tedeschi, connotati da atmosfere fosche e contenuti drammatici, rappresentò una variante “mediterranea” e solare dell’Espressionismo. La vivezza coloristica, vero tratto caratteristico del movimento, esprime un’autentica “gioia di vivere” che resterà costante in tutta la produzione di Matisse: senza ricercare la verosimiglianza con la natura, il colore deve nascere dal proprio sentire interiore ed è quindi svincolato dalla realtà che rappresenta per esprimere le sensazioni dell’artista di fronte all’oggetto. I presupposti per queste scelte stilistiche derivarono dalla conoscenza della pittura di Cezanne, Van Gogh e Gauguin: da Cezanne i Fauves ripresero l’idea della scomposizione e ricomposizione non prospettica delle forme, mentre da Van Gogh e Gauguin l’uso del colore come autonoma espressione interiore.
Henri Matisse iniziò la sua attività di pittore a Parigi intorno al 1890, studiando presso il pittore simbolista Gustave Moreau e all’École des Beaux-arts. In questi anni conobbe Albert Marquet, André Derain e Maurice de Vlaminck; dalla loro amicizia nacque il gruppo dei Fauves, la cui prima comparsa pubblica avvenne nel 1905 al Salon d’Automne. Lo stile di Matisse già si definisce in questa fase della sua attività: i dipinti sono tutti risolti sul piano della bidimensionalità, sacrificando al colore sia la tridimensionalità, sia la definizione dei dettagli. Matisse usa colori primari stesi con forza e senza alcuna stemperatura tonale, accostando ad essi i colori complementari con l’evidente intento di rafforzarne il contrasto timbrico. Ne risulta un insieme molto vivace con un evidente gusto per la decoratività. La sua attività pittorica si svolse per decenni, nel quieto ambiente familiare, lontano dai clamori della vita mondana, portando il suo stile ad un affinamento progressivo fino a farlo giungere, in tarda età, alle soglie dell’Astrattismo, senza però mai perdere il gusto per la forza espressiva del colore.
La prestigiosa fondazione Beyeler dedica ad Henri Matisse una vera e propria mostra monografica, con circa 160 tra pitture, sculture, disegni e stampe che illustrano tutte le fasi della sua carriera, dagli interni dei primi anni fino alle opere vicine al Fauvismo, caratterizzate da composizioni astratte, quasi scioccanti. La mostra consentirà anche di visitare la collezione permanente del museo, progettato da Renzo Piano, dove sono esposte opere di Monet, Cézanne, Picasso, Van Gogh.
Hans Holbein il Giovane. Gli anni di Basilea (1515-1532) (Kunstmuseum)
Figlio di Hans il Vecchio, inizialmente è apprendista, insieme al fratello Ambrosius, nella bottega paterna a Basilea e successivamente a Lucerna, dove esegue gli affreschi sulla facciata della casa del podestà Jacob von Hertenstein. Fin dalle prime opere traspare la conoscenza di schemi, motivi decorativi e particolari architettonici caratteristici dell’arte italiana cinquecentesca che Hans aveva probabilmente studiato durante un viaggio in Lombardia compiuto nei primi anni di formazione. Dopo un soggiorno a Bourges e a Lione, nella vana speranza di entrare a servizio della corte di Francesco I, nel 1526 si reca in Inghilterra con una lettera di presentazione per Thomas More, cancelliere del re Enrico VIII, scritta da Erasmo da Rotterdam. Fra il 1528 e il 1532 fa ritorno a Basilea per alcuni incarichi pubblici commissionati dai Riformati. Dopo un secondo viaggio in Italia settentrionale, nel 1531 Holbein si trasferisce definitivamente in Inghilterra e dopo due anni, grazie ai buoni uffici della regina Anna Bolena, viene ammesso alla corte di Enrico VIII (1491-1547) come artista ufficiale.
La mostra è un’occasione pressoché unica per poter ammirare insieme un numero ragguardevole di opere dell’artista, che visse a Basilea tra il 1515 ed il 1532. Oltre ai numerosi dipinti di proprietà del museo, sono stati concessi in prestito la Madonna di Solothurn, la pala d’altare della cattedrale di Friburgo, oltre a numerosi ritratti del primo periodo londinese provenienti da collezioni private inglesi e statunitensi, come il ritratto di Anne Lovell o quello di Mary Guildford.
Completano l’esposizione i disegni eseguiti da Holbein e conservati nel museo di Basilea, ai quali si aggiungono fogli concessi dai principali musei europei e dalla collezione della regina d’Inghilterra a Windsor.
Il castello di Chillon
Scenograficamente affacciato sul lago di Lemano, tra Montreux e Villeneuve, il castello di Chillon è uno dei più importanti edifici medievali della Svizzera e presenta un doppio volto che lo rende eccezionale: fortezza dal lato della montagna e residenza principesca dalla parte del lago. Costruito nel XIII secolo su fondamenta romane, originariamente come fortezza, fu in seguito residenza dei conti di Savoia, subendo nel corso dei secoli diverse trasformazioni e adattandosi allo sviluppo delle tecniche difensive e offensive. Altri cambiamenti hanno riguardato l'arredamento e gli abbellimenti volti a sottolineare la grandiosità del casato e in funzione del cerimoniale di corte; nelle sue sale si possono ancora oggi ammirare ricche collezioni di mobili, peltri, vecchie armi.
Durante il Romanticismo il castello fu reso ancora più celebre dai romanzi di Jean-Jacques Rousseau, Shelley, Victor Hugo, Alexandre Dumas e Byron.
PROGRAMMA
Domenica 23 aprile
Ore 8: ritrovo dei partecipanti e partenza per Montreux
Ore 12: arrivo a Montreux per il pranzo libero
Ore 14,30: ingresso alla visita guidata del castello di Chillon
Ore 16: partenza per Basilea
Ore 18,30: sistemazione in hotel nelle camere riservate
Ore 20: cena al ristorante dell’hotel
Lunedì 24 aprile
Ore 10,40: ingresso alla visita guidata della mostra su Matisse e della Fondazione Beyeler
Pranzo libero
Ore 15: visita guidata del centro storico di Basilea e della Cattedrale
Ore 19: rientro in hotel
Ore 20,30: cena al ristorante dell’hotel
Martedì 25 aprile
Ore 10: ingresso alla visita guidata della mostra su Hans Holbein il Giovane
Pranzo libero
Ore 16: partenza per Torino con arrivo verso le ore 21
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
Base 20 paganti: 400,00 € a persona
Base 25 paganti: 385,00 € a persona
Base 30 paganti: 375,00 € a persona
Suppl. singola: 80 Euro
Le iscrizioni si chiudono il 27 marzo.
© Il caicco blu - via Pigafetta 24/e - 10129 Torino
Tel. 011/5805177 Fax: 011/5804824 P.I. 01258980059
aperto il sabato mattina
E-mail: info@ilcaiccoblu.it